Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
16 dicembre 2016
Massimo Frontera
Niente tetto alla cumulabilità degli incarichi da parte dei progettisti per la ricostruzione nel Centro Italia, ma solo una forma di "autoregolamentazione" che sarà raccomandata ai professionisti. Con clausole vincolanti - specificate nel contratto di appalto - a tutela e garanzia del committente, in caso di inadempienza del professionista.
(...) Nella stessa giornata il cui la Camera ha approvato la conversione in legge del decreto sul terremoto, il commissario ha anche sciolto uno dei nodi più delicati della ricostruzione: quello della regolazione, nei limiti posti dal quadro normativo nazionale e comunitario, del business legato all'attività di progettazione per la ricostruzione privata.
L'articolo 34 del decreto legge 189/2016 (in attesa di pubblicazione in «Gazzetta») attribuisce al commissario il compito di definire - con propria ordinanza - i criteri generali e i requisiti minimi per l'iscrizione dei professionisti nell'elenco; e di adottare un "avviso pubblico" per consentire ai professionisti interessati di chiedere l'iscrizione nell'elenco.
Il punto più delicato, previsto dal comma 7 dell'articolo 34, è l'obiettivo di evitare concentrazioni di incarichi, in relazione agli interventi di ricostruzione privata che non trovano giustificazione in ragioni di organizzazione tecnico-professionale. In altre parole, si vuole evitare che si ripeta quello che è accaduto nelle precedenti esperienze di ricostruzione in Emilia Romagna e, in diverso modo, all'Aquila. E cioè che progettisti magari poco strutturati facciano man bassa di incarichi che poi non riescono a svolgere in tempi ragionevoli. (...)