Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
29 novembre 2016
Giuseppe Latour
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La seduta della Conferenza unificata del 24 novembre scorso recava al punto 6 l'intesa «sullo schema di decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti recante "Testo aggiornato delle norme tecniche per le costruzioni" di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380». Insomma, giovedì scorso i rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali, dopo un lungo lavoro tecnico, si sono incontrati per discutere il parere all'aggiornamento delle Ntc. Si trattava di un momento fondamentale, dal momento che, dopo questo passaggio, mancherà soltanto una comunicazione a Bruxelles per chiudere una partita che va avanti da anni.
L'esito della seduta, però, è stato negativo: la Conferenza unificata ha preferito rinviare il suo parere. E non si tratta della prima volta. Già un paio di settimane fa lo stesso testo era stato rimandato, in attesa di un momento più propizio. Il motivo, stando a fonti interne al Governo, è principalmente politico: sul testo definitivo i tecnici hanno già trovato un accordo. Quello che manca è il consenso di tutti i governatori, dal momento che alcuni, prima di esprimere un parere su un dossier così delicato, hanno preferito aspettare l'esito della consultazione referendaria sulla riforma costituzionale.
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