Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
25 novembre 2016
Alessandro Arona
(...) Il decreto approvato ieri contiene (Allegato A) un maxi tabellone con l'elenco dettagliato di tutte le attività soggette ad assenso pubblico in materia di: commercio (su aree private, su aree pubbliche, alimenti e bevande, strutture ricettive, etc..), edilizia privata (dalle manutenzioni ai grandi interventi), ambiente (Via, Aia, rifiuti, dighe, etc..). La tabella è il cuore del provvedimento e indica, per ogni attività, se è libera, se serve una comunicazione, una Scia, un provvedimento espresso e se scatta il silenzio-assenso. In gran parte è una ricognizione di leggi esistenti, ma l'obiettivo è fare chiarezza e obbligare tutte le Pa ad applicare senza scuse la Scia, ove ammessa. Regioni e Comuni sono tenuti ad adeguarsi al Dlgs entro il 30 giugno 2017, ma nel frattempo le norme saranno in vigore (dopo la pubblicazione in Gazzetta).
In materia edilizia, inoltre, il dlgs introduce alcune novità al Testo unico (Dpr 380/2001): vengono semplificati i regimi abilitativi edilizi, che dopo i tre iniziali del 2001 (attività libera, Dia e permesso di costruire) erano via via saliti a sette: libera, libera con comunicazione (Cil), libera con comunicazione asseverata (Cila), Scia, Super-Dia, permesso, permesso in alternativa alla Scia. Ora con le modifiche approvate ieri si torna a cinque regimi: libera, Cila, Scia, permesso, permesso in alternativa alla Scia.
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