Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
2 novembre 2016
Massimo Frontera
Il pacchetto semplificazioni si annuncia robusto e articolato. Lo stesso premier, in visita a Preci, ha confermato che il decreto in arrivo sarà varato «tra giovedì e venerdì» e che conterrà misure per «accelerare le procedure». Dopo aver detto sì ai container, il governo si prepara dunque a incidere anche sull'accelerazione dei tempi di autorizzazioni, certificazioni, permessi.
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La possibilità di riattivare un impianto, di riaprire un negozio, di spostare un macchinario passa anche per una procedura che "in tempo di pace" richiederebbe permessi, autorizzazioni se non addirittura titoli edilizi. Ma in una situazione di emergenza servono procedure semplici e tempi rapidi, per assicurare quella continuità che per le imprese e il territorio ha un valore primario per poter reagire fin dai primi giorni successivi al colpo inferto dal sisma. Dare queste risposte è necessario sia nei nuovi territori colpiti - prima di tutto il maceratese e relative aziende - sia nelle aree già colpite il 24 agosto, dove le attività nel settore zootecnico, alimentare, agricolo e commerciale avevano ripreso il lavoro o erano riuscite a non chiudere. E ora sono invece chiuse e ferme, come a Norcia.In un territorio caratterizzato dalla presenza del Parco nazionale dei Monti Sibillini (oltre che del parco nazionale del Gran Sasso), la parola semplificazione acquista un valore ancora maggiore. Poi c'è la necessità di realizzare in tempi ultrarapidi le aree dove posare i container. Non si può pensare di allestire migliaia di strutture in un mese o poco più se non si risolve il passaggio della progettazione esecutiva.
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