Corriere del Veneto
9 ottobre 2016
Il coro della scuola Grimani, gli orti della vivace comunità multietnica della Cita, le lezioni di musica e parkour all’ex scuola Edison, i centri estivi al parco Emmer e il buco nero dei terreni da bonificare a Marghera sud. Ieri più di cento persone tra famiglie, pensionati, e allievi delle scuole di Marghera hanno attraversato da nord a sud la municipalità nel percorso «Sulla via del riuso» promosso dagli architetti di G124, il progetto di Renzo Piano, pensato per «rammendare le periferie» d’Italia. «Abbiamo avuto il mandato di “raccogliere perle” e qui a Marghera ne abbiamo trovate davvero tante», ha spiegato ieri Raul Pantaleo di Tamassociati e tutor di G124. Il gruppo di lavoro di Piano ha cercato le realtà vivaci e attive nel territorio subito incrociando l’esperienza dell’ex scuola Edison in via Oroboni. «È un esempio di riuso da parte della cittadinanza e da lì vogliamo partire per presentare al Comune l’idea di redarre un “Regolamento dei beni comuni”», ha detto Pantaleo.
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