Corriere della Sera 
5 ottobre 2016
Milvana Citter

 

Applicare il concetto greco di «kalòs kai agathòs » anche all’edilizia, con tecniche costruttive che puntino «al bello e al buono» e s’ispirino ai modelli delle ville venete. È l’obiettivo con il quale Ance Veneto Giovani ha organizzato il «Ciclo del Bello», quattro incontri finalizzati alla promozione del «bel costruire», che passano attraverso il riconoscimento del valore storico e della bellezza architettonica degli edifici antichi, ancora oggi belli e funzionali nonostante il tempo che passa. Una nuova cultura edile che, per i giovani costruttori, non deve essere destinata solo agli addetti ai lavori: «L’obiettivo dei nostri incontri è coinvolgere soprattutto gli utenti finali — spiega Giovanni Prearo, presidente di Ance Veneto Giovani —, le persone che prima o poi si devono misurare con una nuova costruzione o una ristrutturazione. Coloro che, a nostro avviso, hanno maggiormente bisogno di informazioni». (...)

 

Il «Ciclo del Bello» voluto da Ance Veneto Giovani si compone di quattro incontri. Il primo si è tenuto lo scorso 25 maggio a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova). Il secondo è in calendario per mercoledì 12 ottobre, alle 16, a Villa Emo a Fanzolo di Vedelago (Treviso). Titolo: «La villa veneta: le radici dell’innovazione. Le costruzioni dai materiali e le arti della Serenissima alle nanotecnologie». Interverranno Riccardo Donadon (presidente H-Farm), Roberto Scotta (docente Università di Padova), Guido Beltramini (direttore Cisa), Alessandro Russello (direttore Corriere del Veneto ), Irene Scarpa (ricercatrice Università Ca’ Foscari). Conclusioni di Giovanni Prearo, presidente di Ance Veneto Giovani. Ingresso libero. Info: 049 8766628. I successivi eventi si svolgeranno nel 2017.

 

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