edilportale.com 
3 ottobre 2016
Rossella Calabrese

 

Ricostruire nei territori colpiti dal sisma rispettando cinque imperativi: l’identità dei luoghi e degli edifici, evitando di dislocare le nuove costruzioni in zone nuove e di disgregare le comunità locali, e operando nel rispetto dell’ambiente, dell’identità architettonica preesistente e della tutela del paesaggio; la responsabilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali; la trasparenza nella gestione delle risorse; la legalità per una ricostruzione ‘mafia free’; l’equità verso cittadini, imprese ed enti locali. (...)

Il progetto ‘10 prototipi per 10 milioni di case’ di Renzo Piano

Per quel che riguarda i 10 prototipi indicati da Renzo Piano, Azzone ha spiegato che l’obiettivo è quello di individuarli entro sei mesi e, contemporaneamente, cominciare a lavorare dal punto di vista amministrativo su come intervenire nella scelta. L’unico elemento ad oggi certo è che i prototipi riguarderanno edifici residenziali del patrimonio pubblico.

La scelta - ha detto Azzone - sarà fatta dagli architetti guidati da Piano, incrociando tre tipi di variabili: i materiali (pietra, cemento e laterizio), l’età del fabbricato (più o meno di 70 anni), le dimensioni (casa monofamiliare oppure condominio). Incrociando queste variabili, si arriva a 10 progetti: “10 cantieri - ha aggiunto Azzone - che devono diventare 10 linee guida di riferimento, seguite da 10 interventi reali. L’ipotesi - aggiunge il rettore del PoliMi - è di pensare a 10 abitazioni di proprietà pubblica, distribuite sul territorio, privilegiando i luoghi a rischio sismico”. (...)

 

Il Consiglio Nazionale Architetti ad Amatrice il 5 ottobre 

Così Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che, insieme ai componenti dello stesso Consiglio, sarà ad Amatrice nella mattinata di mercoledì 5 ottobre. “Sarà un piano lungo decenni che solo progetti di qualità espressioni di concorsi di architettura possono garantire  e che devono necessariamente essere accompagnati da procedure all’insegna della massima trasparenza e della necessaria semplificazione, ma assolutamente non meno rigorose”.

Per Walter Baricchi, coordinatore del Dipartimento Cooperazione, Solidarietà e Protezione Civile del Consiglio Nazionale, “Amatrice deve essere anche il simbolo di un nuovo modello di approccio alla ricostruzione da parte di tutti professionisti che vi prendono parte ciascuno nella peculiarità delle proprie competenze. Il Consiglio Nazionale degli Architetti già dispone di un Codice etico per i professionisti volontari che prevede dure sanzioni per quanti possano trarre anche indiretti vantaggi dagli incarichi ricoperti. L’idea è ora quella di predisporne uno per la Rete delle Professioni Tecniche che codifichi le modalità di comportamento per tutte le figure professionali coinvolte”.

vai alla pagina web di edilportale.com con il testo dell'articolo

 

 

Mappa del sito