Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
16 settembre 2016
Giuseppe Latour
Solo un professionista su tre resta regolarmente iscritto agli elenchi essenziali per continuare a effettuare le verifiche antincendio. Sono gli incredibili numeri appena diffusi dal Consiglio nazionale degli ingegneri. Lo scorso 26 agosto si è concluso il periodo di cinque anni previsto dalla legge per effettuare l'aggiornamento necessario a conservare la qualifica di "professionista antincendio", restando iscritti agli elenchi del ministero dell'Interno. Su oltre 88mila professionisti, sono più di 56mila quelli che rischiano la sospensione se i loro ordini territoriali porteranno a termine la procedura di cancellazione.
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Sono, insomma, più di 56mila i professionisti che rischiano la sospensione dagli elenchi: 27mila ingegneri, 13mila architetti, quasi 5mila periti industriali e oltre 8mila geometri. Interessante la circostanza che praticamente tutti gli agrotecnici, i periti agrari, gli agronomi e i chimici presenti negli elenchi non abbiano conseguito i crediti formativi necessari. Evidentemente, una scelta ben precisa.
Comunque, non è detto che a conclusione di questo processo tutti questi soggetti vengano esclusi. Il Cni spiega con esattezza la procedura che sarà adottata nelle prossime settimane. Chi non ha maturato le 40 ore necessarie entrerà in uno "status di sospensione virtuale". Si tratta di una situazione che attende la ratifica della sospensione effettiva da parte dei singoli ordini o collegi territoriali. Questi, in altre parole, dovranno effettuare le proprie verifiche, caso per caso. E, poi, potranno provvedere a confermare la sospensione del professionista che non ha completato l'aggiornamento.
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