edilportale.com
6 settembre 2016
Paola Mammarella
In arrivo un Dipartimento per la prevenzione. Sarà il braccio operativo del piano Casa Italia e lavorerà presso Palazzo Chigi per mettere a sistema una serie di interventi, dalla mitigazione del rischio sismico alle riqualificazione delle periferie.
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Casa Italia e il Dipartimento per la prevenzione
Da Azzone il primo chiarimento: “Casa Italia non ha nulla a che fare con la ricostruzione post sisma. Per quello ci sono delle competenze già al lavoro”.
“L’obiettivo – ha spiegato – è creare un dipartimento presso la presidenza del Consiglio che si occupi di fare prevenzione sul territorio italiano ed evitare che altri terremoti si rivelino tragedie come quella di Amatrice”.
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Oggi il primo incontro per impostare il lavoro e iniziare ad ascoltare tutti coloro che sui temi della prevenzione operano e hanno operato. “Consulteremo tutti – ha assicurato il project manager - dalla conferenza dei rettori ai sindacati al Cnr, alla conferenza dei presidi delle facoltà di ingegneria per evitare di scoprire l'acqua calda”.
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Casa Italia, approccio integrato
“Dopo questo primo giro di tavolo si farà un piano di lavoro – ha dichiarato Azzone in una intervista al Sole24Ore - sicuramente ci sarà una interlocuzione con Renzo Piano perché una delle cose che attraversa tutti i temi su cui interverremo è la qualità dell'abitare. Dobbiamo fare in modo che gli interventi siano il meno possibile invasivi sulla vita delle persone. E su questo il contributo di idee di Renzo Piano è fondamentale”. (...)
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Terremoto. Renzi apre il «cantiere» Casa Italia: priorità alla riforma del sismabonus
A Palazzo Chigi associazioni confindustriali, sindacati, autonomie, professioni tecniche e rappresentanti del mondo accademico e della ricerca
Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
6 settembre 2016
Massimo Frontera
Riforma del sismabonus al centro del "cantiere" Casa Italia, che si apre oggi a Palazzo Chigi. Sarà il premier Matteo Renzi a presiedere e coordinare la mattinata di lavori insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, e al rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone, cui il premier ha affidato il ruolo di "project manager" del piano. Del post terremoto si parlerà invece nel pomeriggio, in una riunione riservata ai soli ministri interessati (come Infrastrutture ed Economia), al commissario della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, il quale ieri ha anche incontrato il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone sul tema della legalità negli appalti post sisma.
Il primo incontro di Casa Italia sarà dedicato all'ascolto delle proposte che presenteranno oltre trenta soggetti, in rappresentanza di quattro "mondi" legati dal filo rosso della sicurezza e cura del territorio: le autonomie locali e territoriali; il mondo universitario, della ricerca e delle professioni tecniche; l'industria ad ampio raggio in compagnia dei principali sindacati nazionali; le associazioni ambientaliste. I primi numeri sul tavolo sono i circa 12 miliardi di risorse già confluite sui quattro canali che segnano il perimetro della prima fase di Casa Italia: dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, beni culturali e periferie (si veda anche il «Sole-24 Ore» di domenica).
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