Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
5 settembre 2016
Giuseppe Latour
Il "modello Anac", evocato dal premier Matteo Renzi nelle ore immediatamente successive al terremoto, prende forma già nella fase di gestione dell'emergenza. È questo l'effetto più evidente del lavoro che gli uomini del presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone stanno portando avanti sottotraccia in questi giorni e che sarà pronto a breve: una linea guida che, applicando i principi del nuovo Codice appalti (Dlgs n. 50/2016), dia alla Protezione civile un perimetro esatto e invalicabile all'interno del quale potersi muovere per gestire gli affidamenti per l'assistenza e il soccorso alle popolazioni in situazioni di emergenza. Nel mirino, in particolare, ci sono soprattutto le forniture, gli alloggi temporanei e le opere di urbanizzazione. Sarà un prontuario destinato ad avere una funzione anche nei prossimi anni: dopo l'esperienza di queste settimane potrà essere impiegato ancora in altri casi simili.
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In concreto, il nuovo prontuario dirà «chirurgicamente» quali norme del Codice appalti possono essere oggetto di deroga in fase di emergenza e come andranno poi fatti i controlli. Le amministrazioni coinvolte, quindi, sapranno da subito quali principi dovranno rispettare.