edilportale.com
18 luglio 2016
Paola Mammarella
Capire subito, senza incertezze, quale procedura seguire per la realizzazione di un intervento. Senza timore di incorrere in una denuncia per abusivismo edilizio e di iniziare lunghi e costosi contenziosi.
È lo spirito del Decreto “Scia 2” una tabella riassuntiva in cui, in corrispondenza dell’intervento da realizzare, si può consultare l’iter amministrativo da seguire. Sono inoltre presenti una sintesi degli adempimenti successivi all’intervento edilizio e la nuova disciplina sulla Segnalazione certificata di agibilità.
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Edilizia privata, ecco i 105 interventi della «mappa Madia» (con i provvedimenti che servono)
Lo schema del decreto Scia-2 varato in consiglio dei ministri lo scorso 15 giugno va ora all'esame di Regioni e Comuni (e Consiglio di Stato)
Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
18 luglio 2016
Massimo Frontera
Si alza il velo sul decreto Scia-2, che il 15 giugno scorso ha visto il primo passaggio in consiglio dei ministri, proprio il giorno in cui è stato licenziato definitivamente il decreto Scia-1 (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 13 luglio). Ma mentre il decreto Scia-1 era poco più di un contenitore generale delle attività soggette a certificazione, il decreto Scia-2 rappresenta invece la parte più sostanziosa: quella che fornisce nel dettaglio - a seconda di ciascuna attività privata (edilizia io meno) - due informazioni fondamentali. La prima è sapere se l'attività che si vuole intraprendere è soggetta a una forma di istanza (o comunicazione o segnalazione) oppure se invece può essere liberamente intrapresa.La seconda informazione fondamentale - per cittadini o imprese - consiste nel sapere esattamente quale istanza (o comunicazione o segnalazione) presentare a seconda dell'attività.
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Per le attività di edilizia privata, l'elenco del decreto rappresenta la bussola che si attendeva da tempo. Sono ben 105 le attività del capitolo "edilizia" che vengono dettagliate nella tabella allegata al testo. Tabella che riporta, accanto a ogni tipo di attività, la definizione unica standardizzata, il richiamo normativo e - soprattutto - il tipo di permesso richiesto al privato: dalla manutenzione edilizia ordinaria (attività libera) al restauro e risanamento conservativo (Scia); dal movimento terra agli interventi edilizi in zona sismica; dal riutilizzo delle terre da scavo agli «interventi edilizi che alterano i luoghi o l'aspetto esteriore degli edifici e che ricadono in zona sottoposta a tutela paesaggistica».
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