Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio - settimanale
18 luglio 2016
Massimo Frontera
Dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, è arrivato un secco no alle richieste di una proroga sugli appalti integrati avanzate recentemente dal mondo imprenditoriale e della progettazione. Moratoria strettamente finalizzata e circoscritta allo smaltimento dei progetti definitivi nei cassetti della Pa. Cioè di quei progetti che sono stati "sorpresi" dall'entrata in vigore del Codice appalti, e che non possono più essere mandati in gara con appalto integrato. Una situazione peraltro che riguarda anche diversi provveditorati alle opere pubbliche. «Le proroghe hanno sempre fatto male a questo Paese - ha detto il ministro parlando in occasione dell'Assemblea dell'Ance - quindi non chiedetemi proroghe. Proroga dopo proroga, il primo regolamento attuativo (del precedente codice appalti, ndr) è arrivato dopo cinque anni dal varo della legge». Per una amministrazione, fare prima il progetto o farlo dopo non cambia», ha detto il ministro. «Per esempio, l'Anas - ha aggiunto - ha recuperato molto pur non avendo progetti pronti. Il punto è che noi dobbiamo produrre progetti». Il ministro ha invece accettato di aprire un tavolo con Ance e Pa per affrontare le criticità legate alla fase transitoria del Codice. Ma senza mettere in discussione la centralità del progetto.
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