Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
24 giugno 2016
Massimo Frontera

 

La seconda edizione del bando nazionale per le periferie, pubblicato il 1 giugno, ha un alto indice di gradimento da parte dei Comuni, che peraltro hanno ottenuto dalla presidenza del Consiglio diversi aggiustamenti al testo. L'occasione per esprimere il test di gradimento è stato il seminario dell'Anci, svoltosi ieri a Roma, che ha sviscerato - di fronte a un'affollata platea di sindaci - i dettagli dell'opportunità che mette complessivamente in palio 500 milioni di euro, concedendo fino a 18 milioni di euro a ciascun Comune e 40 milioni a ciascuna città metropolitana. 

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Una voce critica è invece arrivata dagli architetti. «Solo attraverso una programmazione almeno ventennale, coerente con una visione strategica del futuro della città e del territorio, sarà possibile incidere in modo concreto sulle politiche urbane per dire basta a progetti improvvisati e finalizzati unicamente a cogliere le occasioni, sia pur positive, di volta in volta offerte da provvedimenti governativi», ha detto il presidente del Consiglio nazionale degli architetti Giuseppe Cappochin.

 

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Riqualificazioni, la nuova chance

Il Sole 24Ore 
24 giugno 2016
Saverio Fossati

Il bando per la riqualificazione urbana parte bene. O almeno meglio del piano Città del 2012, per i quale dei 20 miliardi di progetti e 200 milioni di fondi, solo 17 milioni sono stati spesi. Meno di un millesimo in quattro anni. Ma con questo, meno ambizioso (500 milioni), i Comuni sono intenzionati a dare il meglio, anche perché il bando è anche il risultato degli interventi dell’Anci per renderlo più fruibile. Ieri si è svolto a Roma il seminario organizzato dall’Anci proprio sul bando, dove sono stati illustrati termini e procedure.

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Per questo l’Anci ha fatto un grosso lavoro con altri organismi come Ance, Acri, Assoimmobiliare, anche per una comunità di pratiche tra assessori e funzionari che si occupano di rigenerazione urbana, aperta anche agli organismi associativi con l’obiettivo di raccogliere e organizzare un “portafoglio progetti” immediatamente disponibile. Che possa essere rapidamente valutato e selezionato da soggetti neutrali per l’accesso ai finanziamenti. Del resto da associazioni, casse e ordini (Eppi, Cipag e architetti) presenti al convegno è venuta la richiesta di un intervento più ampio e con tempi di accesso più lunghi. 

 

Riqualificazione Aree urbane degradate, Architetti (CNAPPC): “grande investimento sociale”

lavoripubblici.it 
24 giugno 2016

“Non possiamo che condividere  l’appello della Presidente Boldrini affinché il nostro Paese realizzi un serio piano di investimenti per la riqualificazione delle periferie. È un intervento che gli architetti italiani sollecitano da tempo poiché investire nelle città ed attuare, di conseguenza,  politiche urbane innovative è, soprattutto, un grande investimento sociale. La riqualificazione fisica dei luoghi che punta a realizzare buone e belle architetture è  infatti in grado di produrre meccanismi che favoriscano nuove forme di relazione e di socialità,  di favorire la ripresa intervenendo positivamente sul fenomeno della disoccupazione e, di conseguenza, sulle disuguaglianze economiche e sociali”.

Lo ha affermato una nota del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) in riferimento al bando che definisce modalità e procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta, che consentirà di accedere al Fondo da 500 milioni di euro creato dall'ultima legge di Stabilità. 

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