edilportale.com
6 giugno 2016
Rossella Calabrese
Spopolamento, aumento della popolazione anziana, migliaia di case vuote ed economia ferma. Sono i problemi di 2.430 piccoli Comuni italiani, che soffrono un forte disagio.
È quanto emerge dallo studio “Piccolo (e fuori dal) comune. I piccoli comuni” realizzato da Sandro Polci (responsabile dello studio, partner Cresme Consulting) con Roberto Gambassi, e presentato a Roma in occasione del convegno “La modernità dei piccoli comuni”, organizzato da Legambiente e dall’Anci per fare il punto sulle realtà minori, lanciare proposte per il loro popolamento e una efficace rivitalizzazione, illustrare le buone pratiche messe in atto da molti di questi centri.
In Italia i comuni al di sotto di 5.000 abitanti sono 5.627, pari al 69,9% degli 8.047 totali. Di questi, 2.430 soffrono un forte disagio demografico ed economico: negli ultimi 25 anni hanno perso il -6,3% della popolazione attiva e hanno visto aumentare dell’83% quella anziana.
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Dallo studio emerge che la microterritorialità, sebbene ancorata a territori dalle forti potenzialità storiche, turistiche, produttive, architettoniche e paesaggistiche, rappresenta un forte limite rispetto alle esigenze di capitalizzazione e di competitività.
Servono nuovi abitanti, in buona percentuale giovani e laboriosi, capaci di (o da formare per) creare nuove imprese agro-silvo-pastorali, nuovi turismi per ‘(ri)creare identità antiche e nuove’ e valorizzare culture materiali e immateriali, in agricoltura, nell’artigianato e nell’industria creativa legati alla naturalità dei luoghi”, hanno dichiarato Polci e Gambassi.
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