Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio - settimanale
21 maggio 2016
Francesco Nariello
Un miliardo di euro da spendere entro il 2022, con risorse per solo 154 milioni i primi due anni (2016-2017) e spesa che entrerà nel vivo dal 2018, con 196 milioni.
Sono alcune delle indicazioni tratte dal cronoprogramma relativo al piano strategico "Turismo e Cultura" (si veda sopra) che ha ottenuto il via libera del Cipe nella seduta straordinaria del 1° maggio scorso, fortemente voluta dal premier Matteo Renzi: saranno finanziati restauri, manutenzioni e messa in sicurezza di musei, siti archeologici e monumenti del patrimonio nazionale, ma anche azioni per il consolidamento di sistemi territoriali turistici e culturali.
Il piano - che può contare su un miliardo di euro di fondi Fsc 2014-20 - prevede la realizzazione di 33 interventi già individuati (tabella a fianco), a cui si aggiungeranno almeno un'altra decina di opere da indicare con apposito Dpcm e che il Governo ha intenzione di scegliere, in buona parte, attraverso le segnalazioni ricevute direttamente dai cittadini. I dettagli sui lavori da effettuare e sulla scansione temporale della spesa per realizzarli sono stati appena pubblicati sul sito del Dipartimento per la programmazione (Presidenza del Consiglio). Qui, tra l'altro, si specifica che gli interventi sono inseriti all'interno di un "piano stralcio" con fondi Fsc proposto ai sensi della Legge di Stabilità 2015 (articolo 1, comma 703, lettera d) in quanto «ritenuti un importante tassello della programmazione per il periodo 2014-2020 operata dal ministero dei Beni culturali». Ed in particolare, si precisa, l'importo complessivo è stato spalmato sulle diverse annualità «in coerenza con gli stanziamenti del bilancio dello Stato relativi al Fsc 2014-20».
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