casaeclima.com
29 aprile 2016
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“Serve, dunque, promuovere nuove politiche di rigenerazione urbana finalizzate non solo al recupero edilizio delle nostre città, alla messa in sicurezza ed alla riabilitazione energetica del patrimonio edilizio, ma anche all’inclusione sociale, alla riqualificazione ecologica ed ambientale degli spazi urbani e dei territori metropolitani, alla mobilità sostenibile”.
“Manca però una strategia che abbia un orizzonte temporale - così come avviene nella maggior parte dei Paesi europei - almeno al 2050. Pensare le città in modo strategico significa associare alle trasformazioni fisiche specifiche azioni rivolte alla salvaguardia e al potenziamento delle relazioni sociali, all’ampliamento dell’offerta culturale e a quella di nuove opportunità di lavoro, alla promozione di comportamenti e stili di vita più ecologici, all’incremento della biodiversità, alla valorizzazione degli aspetti paesaggistici”.
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Cappochin (CNAPPC): Contenimento suolo logica conseguenza di politiche di rigenerazione
lavoripubblici.it
3 maggio 2016
“Serve, dunque, promuovere nuove politiche di rigenerazione urbana finalizzate non solo al recupero edilizio delle nostre città, alla messa in sicurezza ed alla riabilitazione energetica del patrimonio edilizio, ma anche all’inclusione sociale, alla riqualificazione ecologica ed ambientale degli spazi urbani e dei territori metropolitani, alla mobilità sostenibile”.
“Manca però una strategia che abbia un orizzonte temporale - così come avviene nella maggior parte dei Paesi europei - almeno al 2050. Pensare le città in modo strategico significa associare alle trasformazioni fisiche specifiche azioni rivolte alla salvaguardia e al potenziamento delle relazioni sociali, all’ampliamento dell’offerta culturale e a quella di nuove opportunità di lavoro, alla promozione di comportamenti e stili di vita più ecologici, all’incremento della biodiversità, alla valorizzazione degli aspetti paesaggistici”.
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Architetti: ‘il risparmio di suolo deve essere conseguenza della rigenerazione’. Cappochin: ‘condividiamo l’allarme dell’Anci sul ddl in discussione in Parlamento’
edilportale.com
2 maggio 2016
“Se, da una parte, l’imminente predisposizione dello schema tipo di regolamento edilizio unico, annunciata dal ministro Madia, fa ben sperare che nel nostro Paese si avvii una fase di semplificazione che è fondamentale per il settore dell’edilizia, dall’altra, ci associamo all’allarme lanciato dall’Anci sulla farraginosità e complessità del Ddl sul consumo di suolo attualmente in discussione in Parlamento”.
“Ma il vero problema è a monte: il contenimento del consumo di suolo deve essere la logica conseguenza della politiche di rigenerazione e non imposto per legge senza un adeguato progetto anche economico di rigenerazione. Basterebbe guardare, a riguardo, all’esempio francese che si muove in questa ottica lungimirante”.
Così Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenendo al Congresso nazionale dell’INU, Istituto Nazionale di Urbanistica.
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Ddl consumo di suolo, critiche anche dagli architetti
rinnovabili.it
2 maggio 2016
Il ddl consumo di suolo appena approdato in Parlamento? “Farraginoso e complesso”. La critica arriva dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), che unisce la sua voce a quella dell’Anci.
Sotto la lente degli architetti finisce il progetto di legge sul “Contenimento del consumo e riuso del suolo edificato” che da qualche giorno è stato licenziato dalle Commissioni Ambiente e Agricoltura e ora è in discussione a Montecitorio. Si tratta di una versione profondamente rivista rispetto al testo originale, presentato dall’allora ministra alle Politiche agricole Nunzia De Girolamo durante il Governo Letta. (...)
Critiche che il CNAPPC fa sue. Mettendo in discussione l’ordine delle priorità. “Il vero problema è a monte – ha detto il presidente del CNAPPC Giuseppe Cappochin in un’intervento al congresso dell’Istituto Nazionale di Urbanistica – Il contenimento del consumo di suolo deve essere la logica conseguenza della politiche di rigenerazione e non imposto per legge senza un adeguato progetto anche economico di rigenerazione. Basterebbe guardare, a riguardo, all’esempio francese che si muove in questa ottica lungimirante”. (...)
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Il contenimento del suolo deve essere la logica conseguenza di politiche di rigenerazione
mondoprofessionisti.it
29 aprile 2016
Giuseppe Cappochin
Condividiamo l’allarme dell’Anci sul Ddl in discussione in Parlamento. Se, da una parte, l’imminente predisposizione - come annunciato dal ministro Madia - dello schema tipo di regolamento unico fa ben sperare che nel nostro Paese si avvii una fase di semplificazione che è fondamentale per il settore dell’edilizia, dall’altra, ci associamo all’allarme lanciato dall’Anci sulla farraginosità e complessità del Ddl sul consumo di suolo attualmente in discussione in Parlamento. Ma il vero problema è a monte: il contenimento del consumo di suolo deve essere la logica conseguenza della politiche di rigenerazione e non imposto per legge senza un adeguato progetto anche economico di rigenerazione. (...)
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Ddl consumo suolo: Architetti, troppo complesso, servono nuove politiche di rigenerazione. Condividiamo l’allarme dell’Anci sul Ddl in discussione in Parlamento
Il Ghirlandaio
29 aprile 2016
“Se, da una parte, l’imminente predisposizione (come annunciato dal ministro Madia) dello schema tipo di regolamento unico fa ben sperare che nel nostro Paese si avvii una fase di semplificazione che è fondamentale per il settore dell’edilizia, dall’altra, ci associamo all’allarme lanciato dall’Anci sulla farraginosità e complessità del Ddl sul consumo di suolo attualmente in discussione in Parlamento. Ma il vero problema è a monte: il contenimento del consumo di suolo deve essere la logica conseguenza della politiche di rigenerazione e non imposto per legge senza un adeguato progetto anche economico di rigenerazione. Basterebbe guardare, a riguardo, all’esempio francese che si muove in questa ottica lungimirante”.
Così Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenendo al Congresso nazionale dell’Inu, Istituto Nazionale di Urbanistica.
Serve, dunque, per il presidente "promuovere nuove politiche di rigenerazione urbana finalizzate non solo al recupero edilizio delle nostre città, alla messa in sicurezza ed alla riabilitazione energetica del patrimonio edilizio, ma anche all’inclusione sociale, alla riqualificazione ecologica ed ambientale degli spazi urbani e dei territori metropolitani, alla mobilità sostenibile”.
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Edilizia: Architetti, ora politiche rigenerazione. Cappochin, 'su Ddl consumo suolo condividiamo allarme Anci'
ANSA
29 aprile 2016
"Se, da una parte, l'imminente predisposizione - come annunciato dal ministro Madia - dello schema tipo di regolamento unico fa ben sperare che nel nostro Paese si avvii una fase di semplificazione che è fondamentale per il settore dell'edilizia, dall'altra, ci associamo all'allarme lanciato dall'Anci sulla farraginosità e complessità del Ddl sul consumo di suolo attualmente in discussione in Parlamento". Lo ha detto Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenendo al Congresso nazionale dell'Inu, (Istituto nazionale di urbanistica) a Cagliari.
"Il vero problema è a monte: il contenimento del consumo di suolo deve essere la logica conseguenza della politiche di rigenerazione e non imposto per legge senza un adeguato progetto anche economico di rigenerazione. Basterebbe guardare, a riguardo, all'esempio francese che si muove in questa ottica lungimirante - ha aggiunto Cappochin -. Serve, dunque, promuovere nuove politiche di rigenerazione urbana finalizzate non solo al recupero edilizio delle nostre città, alla messa in sicurezza ed alla riabilitazione energetica del patrimonio edilizio, ma anche all'inclusione sociale, alla riqualificazione ecologica ed ambientale degli spazi urbani e dei territori metropolitani, alla mobilità sostenibile".
Erriu, a breve legge Urbanistica in Giunta. “Nelle prossime settimane seguirà l'apertura di un dibattito pubblico con un confronto aperto a tanti soggetti: enti locali, portatori di interessi collettivi, ordini professionali”
Ansa News
Il disegno di legge sull'urbanistica arriverà presto in Giunta. Lo ha assicurato l'assessore regionale dell'Urbanistica, Cristiano Erriu, nel suo intervento al Congresso nazionale dell'Istituto nazionale di urbanistica a Cagliari. "Il Dl sul governo del territorio è stato elaborato dagli uffici del nostro assessorato ed è prossimo alla discussione in Giunta - ha spiegato -. Nelle prossime settimane seguirà l'apertura di un dibattito pubblico con un confronto aperto a tanti soggetti: enti locali, portatori di interessi collettivi, ordini professionali. È un tassello che, assieme al riordino degli enti locali approvato nei mesi scorsi, disegna la Sardegna del futuro: una Sardegna più semplice, più efficace e in grado di affrontare meglio le complessità". Secondo Erriu, "occorre una legge urbanistica capace di governare le città e i territori, che preveda la riduzione del consumo del suolo e un utilizzo del suolo stesso per le finalità agricole e nel rispetto del paesaggio. Guardiamo anche a un'edilizia sostenibile che utilizzi materiali ecocompatibili e partecipi alla creazione di nuove filiere - aggiunge -. Dobbiamo creare le condizioni perché l'industria delle costruzioni si affacci al nuovo millennio con idee innovative che guardino avanti e non verso il passato".
"Se, da una parte, l'imminente predisposizione - come annunciato dal ministro Madia - dello schema tipo di regolamento unico fa ben sperare che nel nostro Paese si avvii una fase di semplificazione che è fondamentale per il settore dell'edilizia, dall'altra, ci associamo all'allarme lanciato dall'Anci sulla farraginosità e complessità del Ddl sul consumo di suolo attualmente in discussione in Parlamento". Lo ha detto Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenendo al Congresso nazionale dell'Inu, (Istituto nazionale di urbanistica) a Cagliari. "Il vero problema è a monte: il contenimento del consumo di suolo deve essere la logica conseguenza della politiche di rigenerazione e non imposto per legge senza un adeguato progetto anche economico di rigenerazione. Basterebbe guardare, a riguardo, all'esempio francese che si muove in questa ottica lungimirante - ha aggiunto Cappochin -. Serve, dunque, promuovere nuove politiche di rigenerazione urbana finalizzate non solo al recupero edilizio delle nostre città, alla messa in sicurezza ed alla riabilitazione energetica del patrimonio edilizio, ma anche all'inclusione sociale, alla riqualificazione ecologica ed ambientale degli spazi urbani e dei territori metropolitani, alla mobilità sostenibile".