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24 febbraio 2016
Con l'ordinanza n.636/2016 depositata il 17 febbraio, la quinta sezione del Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea il seguente quesito interpretativo:
“se sia compatibile con l’art. 48 direttiva CE 31 marzo 2004, n. 18 una norma come quella di cui al già analizzato art. 53, comma 3, d.lgs. 16 aprile 2006, n. 163, che ammette alla partecipazione un’impresa con un progettista “indicato”, il quale, secondo la giurisprudenza nazionale, non essendo concorrente, non potrebbe ricorrere all’istituto dell’avvalimento”.
LE ARGOMENTAZIONI. La quinta sezione del Consiglio di Stato aveva già sollevato, con l’ordinanza n. 2737/2015, una questione pregiudiziale di diritto comunitario che verte proprio sulla compatibilità, con l’art. 48 della direttiva n. 18 del 31 marzo 2004, di una norma come quella di cui al già menzionato art. 53, comma 3, d.lgs. n. 163/2006, che ammette alla partecipazione alle gare un’impresa con un progettista “indicato” il quale però, secondo la giurisprudenza nazionale, non essendo un concorrente, non potrebbe ricorrere all’istituto dell’avvalimento.
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