Corriere della Sera - Milano
4 febbraio 2016
Marco Romano

 

I termini «cultura» e «patrimonio culturale» sembrano alludere sempre al catalogo suggerito dalle guide turistiche, edifici monumentali classificati dagli storici dell’architettura come tali e sottolineati con qualche asterisco, musei raccomandati al medesimo modo con l’accurata descrizione delle loro opere d’arte. Solo che tutta la città, la città intera, è fatta di strade e di piazze che sono l’esito di una diffusa volontà di renderla più bella, e su queste strade e su queste piazze sono affacciati palazzi, non soltanto quelli nobili segnalati dalle guide ma anche tutti i condomini costruiti dalla seconda metà dell’Ottocento fino a quelli contemporanei. 

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È la città il vero museo, perché la sensibilità estetica con la quale sono state formate e disposte le piazze e le strade nel corso dei secoli e l’aspetto esteriore delle case rispecchia l’anima di ogni città, l’anima di una Milano così diversa da Torino o da Firenze, e a suo modo bella se impariamo a leggerla con attenzione. 

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