Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
3 febbraio 2016
Massimo Frontera
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«Il regolamento edilizio è pronto da due mesi», ha detto il ministro nei giorni scorsi a margine dell'incontro al Senato su "Gli alberi nel cielo e il futuro delle città. Dialogo con Stefano Boeri". «Il lavoro sul regolamento è quasi concluso - ha detto Delrio -. C'è un'unica opposizione di una regione su un punto specifico che stiamo cercando di superare. Sono due mesi che siamo bloccati, speriamo di concludere: siamo veramente a un passo».
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Il vero nodo che riguarda la "superficie" è ciò che si include nella definizione. Se, per esempio, nella superficie utile si includono parti comuni come scale e androni, si otterranno case con scale e androni al minimo, per massimizzare invece le volumetrie residenziali, cioè quelle effettivamente vendibili. Se invece il regolamento edilizio considera solo la volumetria abitabile, i progettisti - e i costruttori - saranno liberi di valorizzare le parti comuni. Quest'ultima strada, ricorda il presidente dell'Ance, Claudio De Albertis, è proprio quella imboccata dalla Lombardia, e in particolare dal comune di Milano. «Questa scelta, su cui tutti sono stati d'accordo, architetti, operatori e amministrazione comunale - ricorda De Albertis - è stata presa perché, diversamente, si finiva per fare progetti in cui si lesinava sugli spazi comuni, con scale limitate in cui non passava niente, o con altre soluzioni improbabili». (...)