Corriere della Sera
18 gennaio 2016
Paolo Conti
Paolo Portoghesi, lei giovedì 21 gennaio terrà davanti al Capo dello Stato nell’Aula Magna dell’università La Sapienza, per l’apertura dell’anno accademico 2015-2016 (il 713 dalla fondazione), la lectio magistralis «La città universitaria esempio di un’altra modernità». Perché è così importante, per la città di Roma e per la storia dell’architettura, quel complesso urbanistico?
«Perché rappresenta un’intuizione molto felice: concentrare in un unico luogo tutti i centri di sapere per favorire gli scambi, le interferenze e le contaminazioni tra i vari settori della ricerca scientifica. Non era una scoperta, c’era l’esempio dei college anglosassoni e in quel periodo nasceva anche l’università di Madrid. Piacentini spedì i suoi collaboratori, tutti architetti di nome, a vedere le soluzioni adottate in giro per il mondo per trasferirle nel progetto romano».
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