Corriere della Sera – Milano
7 novembre 2015
Andrea Kerbaker

 

Lo confesso: ero tra gli scettici. Non tra chi dubitava di Expo, no: quelli mi sono sempre parsi personaggi negativi a comando, afflitti dalle sindromi di disfattismo alla «noncelafaremomai» che spesso ci inquinano. Ero però tra chi immaginava che, una volta conclusa la manifestazione, si sarebbe aperto un periodo culturalmente amorfo, grigetto se non proprio grigio del tutto. (...)

Lo schermo del computer, con i suoi inviti a ripetizione, è qui davanti a me a mostrarmi quanto mi sbagliavo.

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Tra l’altro, anche alle fotografie sarà dedicata l’asta che mercoledì segna il ritorno in scena di un marchio storico come Finarte. E ancora, l’Ordine degli architetti ripropone, aggiornata, l’iniziativa «Expo dopo Expo»: immagini d’autore per riflettere sul prossimo utilizzo dell’area espositiva chiusa a fine ottobre. 

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