edilportale.com
16 ottobre 2015
Alessandra Marra
Sono questa alcune novità previste dalla Legge di Stabilità 2016 per il patrimonio architettonico, culturale e turistico dell’Italia.
Beni culturali: concorso per professionisti
Per assicurare la tutela e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, in deroga alle norme vigenti, è stato autorizzato un concorso straordinario per l’assunzione a tempo indeterminato di 500 funzionari dei beni culturali selezionati tra antropologi, archeologi, architetti, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, esperti di promozione e comunicazione, restauratori e storici dell’arte.
Secondo il Ministro del beni culturali e del turismo (MiBACT), Dario Franceschini, “questa misura sarà indispensabile per rafforzare la dotazione organica del MiBACT e introdurre professionalità fondamentali per garantire l’attuazione dell’articolo 9 della Costituzione”.
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In arrivo più fondi e 500 assunzioni per la tutela del patrimonio. Cultura. L’Art bonus diventa misura stabile
Corriere della Sera
17 ottobre 2015
Paolo Conti
«Adesso abbiamo cominciato a investire risorse vere, la legge di Stabilità dopo anni di tagli dolorosi e sbagliati alla cultura ha invertito la tendenza. Perché investire sulla cultura equivale a far ripartire il nostro Paese». Il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, ieri era a Palermo per una visita a numerose realtà siciliane e ha riproposto la sua grande soddisfazione per i nuovi investimenti sulla cultura previsti nella legge di Stabilità.
Ecco le cifre che oggettivamente certificano un cambiamento di rotta dopo vent’anni di impoverimenti. Arrivano al ministero 150 milioni di euro in più rispetto al passato nel 2016, 170 milioni nel 2017, 165 milioni nel 2018. Il bilancio del dicastero guidato da Franceschini aumenta dell’8% nel 2016 e del 10% nel 2017. Si torna ad assumere nella macchina della tutela del Patrimonio perché arriva un concorso straordinario per l’assunzione a tempo indeterminato di 500 funzionari dei beni culturali selezionati tra antropologi, archeologi, architetti, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, esperti di promozione e comunicazione, restauratori e storici dell’arte. E su questo Franceschini insiste molto: «È una ventata di innovazione e uno sbocco professionale per giovani talenti delle università italiane».
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