Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
8 ottobre 2015
Mauro Salerno
Ancora pochi mesi di sopravvivenza. Poi il criterio del massimo ribasso, quello finora più usato per l'assegnazione degli appalti, verrà messo all'angolo. Stop alle aggiudicazioni basate solo sul prezzo, spazio a criteri di selezione, come l'offerta più vantaggiosa, che tengono conto anche degli aspetti tecnico-qualitativi relativi all'esecuzione dell'opera (tempi, organizzazione del cantiere, migliorie al progetto, costi di manutenzione). Una virata decisa, imposta dall'Unione europea con le nuove direttive approvate a marzo 2014 che viene recepita anche nel nuovo sistema degli appalti che sta prendendo forma in Parlamento.
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La scelta di campo vale anche per gli incarichi di progettazione. Anzi qui la decisione è ancora più netta. Dopo le prese di posizione dell'Autorità, che aveva già recapitato alle stazioni appaltanti l'invito a servirsi solo dell'offerta più vantaggiosa (determinazione n.4 del 25 febbraio 2015) con il nuovo codice arriva il divieto assoluto ad aggiudicare qualsiasi incarico di progettazione sulla base dello sconto sul prezzo. Un modo per disinnescare quella guerra dei prezzi acuita dalla crisi del settore professionale che negli ultimi anni ha spinto i progettisti a offrire ribassi anche del 90% nel tentativo di aggiudicarsi commesse utili a sostenere l'attività (e i requisiti).
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