Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
7 ottobre 2015
Giorgio Santilli
Nel passaggio in Aula c’è ancora spazio per qualche correzione, nella direzione della trasparenza e della ritrovata centralità del progetto, ma sulla legge delega appalti la commissione Ambiente e Territorio ha fatto un buon lavoro, rafforzando l’impianto del Senato. L’unico scostamento importante è la scelta, voluta dal governo, di introdurre un processo legislativo più leggero con il rafforzamento della soft law e del ruolo dell’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Una soluzione che risponde all’esigenza, avvertita anche dagli operatori, di adeguare più rapidamente le norme alle evoluzioni del mercato». Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente e Territorio della Camera, ci tiene a sottolineare altre «due innovazioni importanti» rafforzate nel passaggio in commissione: il débat public e i concorsi di progettazione. Il testo arriverà nell’Aula di Montecitorio lunedì prossimo.
Presidente Realacci, quanto pesa il rafforzamento di débat public e concorsi?
Tutta la legge delega va nel senso di ridare qualità e centralità alla progettazione. Senato e Camera condividono a pieno questa considerazione: per ripartire, il mercato dei lavori pubblici ha bisogno anzitutto di buoni progetti e di progettazione di qualità. È una priorità forte che il legislatore pone al centro della legge. (...)