Corriere della Sera 
7 ottobre 2015
Annachiara Sacchi

 

Incontrare i grandi nomi dell’urbanistica, da Tony Fretton al cinese Ma Yansong. Discutere di fotografia con Iwan Baan e Benedetta Tagliabue. Immaginare un nuovo modo di abitare con Vittorio Gregotti, Italo Rota, Andrea Branzi. Scoprire le frontiere del design con Mario Bellini, Enzo Mari, Piero Lissoni. Imparare a conoscere i palazzi di Milano guidati (su due ruote) da Stefano Boeri e Cino Zucchi. Ottanta esperienze legate al progetto. In quattro giorni. Parte oggi il festival di architettura Mi/Arch, happening gratuito promosso dal Politecnico di Milano. Terza edizione nel segno delle «Scintille di architettura». E delle periferie. Da ripensare in modo (più) sostenibile. 

Centro della manifestazione sarà il Patio (realizzato da Vittoriano Viganò tra 1970 e 1983) del Politecnico. Qui si terranno gli incontri, le discussioni, le presentazioni. Patricia Urquiola, per esempio, oggi pomeriggio alle 17 illustrerà al pubblico i suoi «Recent works», gli ultimi lavori. 

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