Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
1 settembre 2015
Giuseppe Latour
«Penso di non esagerare dicendo che la stabilizzazione per almeno un triennio dei crediti di imposta per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico e l’allargamento al patrimonio edilizio pubblico, ai capannoni delle imprese, alle zone 3 sismiche, ai lavori di bonifica dell’amianto sono la priorità assoluta per la legge di Stabilità, se vogliamo davvero mettere la crescita al primo posto e ripartire con l’occupazione nel settore che ha subito le perdite più dure».
Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente e territorio della Camera, è convinto che anche il premier Matteo Renzi e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio condividano questa idea. «Al tempo stesso – aggiunge – dico che questo strumento di “buon fisco”, oltre ad assolvere al meglio la funzione congiunturale fondamentale che già sta svolgendo da tempo di ridurre i danni della crisi e far ripartire il settore edile, deve essere il perno di una politica nuova di riqualificazione ed efficientamento energetico di tutto il patrimonio edilizio italiano. Al tempo stesso deve favorire la trasformazione del settore edilizio, con una riconversione profonda verso un’industria sostenibile. Tre funzioni che bisogna tenere insieme in un disegno unico».
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Bonus Casa, il Ministro Delrio conferma l'ecobonus anche per il 2016. Un chiaro segnale per la ripresa del settore edilizio
lavoripubblici.it
1 settembre 2015
Ilenia Cicirello
"L'edilizia è la nostra problematica più urgente. Proporrò al governo un pacchetto di misure sulla casa con la conferma degli eco bonus". Queste le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio alla Festa dell'Unità a Torino che, dopo la conferma da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi per il Bonus Mobili 2016, ha voluto dare un chiaro segnale per la ripresa del settore edilizio.
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La conferma è arrivata anche dal Ministro Delrio che ha aggiunto "Senza quegli incentivi la crisi sarebbe ancora più profonda", anticipando che la necessità di rendere disponibili 150-200 milioni per recuperare alloggi vuoti.
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I bonus edilizi tornano a correre come nel 2014. Nella riforma Delrio allargamenti e misure mirate
Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
31 agosto 2015
Giorgio Santilli
Nel secondo trimestre 2015 gli investimenti incentivati dai crediti di imposta del 50% (ristrutturazioni edilizie) e del 65% (ecobonus per il risparmio energetico) sono ripartiti ai ritmi del 2014, attestandosi a una spesa (Iva esclusa) di 4.639 milioni
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La fotografia arriva da un'elaborazione del Cresme sui dati ufficiali dell'Agenzia delle Entrate (i bonifici pagati dai beneficiari). Nel 2014 la spesa per investimenti aveva toccato il record di 28,4 miliardi, comprensivi di Iva, che corrispondono a 22,8 miliardi senza Iva. Un risultato che aveva consolidato e superato quello del 2013, allorché la spesa per investimenti collegati ai bonus edilizi era balzata dai 19,2 miliardi del 2012 a 27,9 miliardi (sempre con Iva). Se vogliamo tornare a ragionare usando i valori senza Iva diffusi dal Cresme per il primo semestre 2015, possiamo dire che il dato 2014 ammonta a circa 22,7 miliardi.
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Il Fisco «buono» che funziona. Grazie ai bonus edilizi 12,5 milioni di piccoli cantieri
Il Sole 24Ore
30 agosto 2015
Giorgio Santilli
Entro quest’anno si festeggeranno con tutta probabilità i 12,5 milioni di domande per i bonus edilizi che furono inventati da Romano Prodi nel 1998. Una cifra che da sola basterebbe a dare le dimensioni del successo di uno dei pochi strumenti di “fisco buono” che in Italia abbiano funzionato.
Uno strumento che sta producendo fatturato e occupazione vera (per non parlare dell’emersione dal nero di una fetta consistente di imprese e utenti che, prima dei crediti di imposta, aveva la convenienza economica a restare nell’area dell’illegalità fiscale). Uno strumento che, sia pure con alterne vicende, è sempre piaciuto sia a sinistra che a destra: una sorta di unità nazionale dell’incentivo edilizio. Questo successo è diventato addirittura straordinario dal 2013 da quando cioè il governo Letta prima e quello Renzi poi (ministro delle Infrastrutture sempre Maurizio Lupi) hanno portato la percentuale dello sconto ai massimi storici, 50% per le ristrutturazioni edilizie semplici e 65% per l’ecobonus per il risparmio energetico. Basti dire che nel 2013 le domande hanno avuto un balzo del 60% circa arrivando a un numero record vicino al milione e 700mila e un totale di investimenti record di 28 milioni (livelli superati ancora di poco nel 2014).
Graziano Delrio, Pier Carlo Padoan e Matteo Renzi ora si trovano di fronte a una sfida epocale.
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«Estendere a edilizia pubblica e imprese». Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera: non perdere l’occasione per una politica organica
Il Sole 24Ore
30 agosto 2015