Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
24 aprile 2015
Maria Chiara Voci
Gli spazi in attesa di vocazione non mancano: dall'ex stabilimento Westinghouse alle acciaierie Thyssen, dalla vecchia Manifattura Tabacchi al Palazzo del Lavoro, dallo scalo dismesso in Vanchiglia all'Osi-Ghia, dalle Officine Grandi Motori fino alle aree liberate dalla Fiat a Mirafiori. Piccole e grandi metrature, immerse nel contesto urbano, su cui per anni sono state immaginate trasformazioni, che però sono rimaste appannaggio di articoli di giornale. Naufragate, nella realtà, perlopiù a causa della mancanza di risorse.
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I contenitori ancora da colmare
Se così sarà, le occasioni non mancheranno. A fare la conta è lo stesso Ordine degli Architetti di Torino, che - proprio con l'obiettivo di promuovere una riflessione sulle trasformazioni della città - ha dato il via a un ciclo di 4 incontri sul tema delle "Occasioni urbane" il cui primo focus si è incentrato, lo scorso 14 aprile, proprio sul tema dell'incanto di una città in vendita, che però non è stata realmente sviluppata e ceduta.
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