Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
20 aprile 2015
Mauro Salerno
Freno al massimo ribasso, spinta al project financing con la nascita di un Agenzia dedicata al partenariato pubblico privato, imprese valutate anche in base alla reputazione conquistata in cantiere, più poteri all'Anac di Cantone e soprattutto niente più deroghe alle procedure ordinarie se non per lavori connessi a calamità naturali. Sono solo alcuni esempi dei principi contenuti nella delega alla riforma degli appalti in discussione al Senato.
Il nuovo testo base messo a punto dal relatore Stefano Esposito (Pd) ha interamente riscritto il disegno di legge approvato dal Governo a il 29 agosto 2014. E nei 37 criteri in cui si articola la delega disegna un nuovo sistema degli appalti, che fa tesoro delle suggerimenti arrivati nel corso delle audizioni in Parlamento oltre che dei principi europei contenuti nelle tre direttive da adottare entro il prossimo aprile.
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