Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi
18 aprile 2015
Mariagrazia Barletta
Arrivano grossi «sconti» per piccoli hotel e altre attività alberghiere ancora non in regola sul fronte della prevenzione incendi. Sarà possibile conservare materiali e arredi non classificati ai fini della reazione al fuoco, le strutture potranno essere racchiuse in un unico compartimento antincendio e si potrà fare a meno di naspi e idranti. È quanto riservato agli esercizi che non hanno ancora completato l’adeguamento alla normativa del 1994. Le novità sono contenute nella bozza di decreto del ministero dell’Interno inviata alla Commissione Ue per le verifiche di rito. Le nuove disposizioni si aggiungono alla regola tecnica (Dm 9 aprile 1994) e si applicano alle attività esistenti, con un numero di posti letto compreso tra 26 e 50, esistenti alla data di entrata in vigore del futuro Dm. Seguire le nuove norme sarà facoltativo. I responsabili delle attività potranno comunque far riferimento alle disposizioni dell’attuale regola tecnica, che resteranno in vigore. A godere delle nuove norme saranno anche gli esercizi con 26-50 posti già ammessi al piano biennale straordinario. Le disposizioni potranno applicarsi anche agli interventi di ristrutturazione o di ampliamento, comportanti l’eventuale rifacimento dei solai in misura non superiore al 50 per cento. Rientrano nel campo di applicazione la maggioranza degli alberghi, che in Italia sono di piccole dimensioni. I dati Istat, riferiti al 2013, rilevano infatti oltre 33mila esercizi di cui circa 18mila con meno di venticinque camere, mentre le strutture con più di cento stanze sono solo 1.400.
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