Il Sole 24Ore Plus
4 aprile 2015
Maria Adelaide Marchesoni
Domenica scorsa si è chiusa alle Tuileries di Parigi la 19ª edizione della fiera PAD (Paris, Art+Design), la più importante al mondo dopo Design Miami (prossima edizione dal 16 al 21 giugno) e il numero consistente di transazioni e di visitatori ha confermato un dato positivo, già messo in luce dall’ultima asta di Design battuta da Phillips New York, lo scorso 16 dicembre, con un incasso di 14,2 milioni di dollari: il comparto del Design da collezione è in fase toro da 15 anni in qua. A partire dal 2000, inoltre, nonostante la crisi mondiale scoppiata nel 2008, il mercato del design storico del XX secolo registra un costante aumento dei prezzi, anche se a ritmi e modalità diversi per tipologie di oggetto. In particolare, il collezionismo internazionale apprezza le icone del design italiano degli anni ’50 e ’60, firmate da Gio Ponti, Gae Aulenti, Achille Castiglioni, Vico Magistretti, senza dimenticare Marco Zanuso e Ico Parisi. Tra i top ten aggiudicati in dicembre da Phillips, ad esempio, ben cinque erano di Carlo Mollino, passati di mano per cifre tra 470.000 e 986.000 $. Mentre Gio Ponti ha messo a segno il suo nuovo record con «Wingback Chairs», pagata 218.500 $ (diritti inclusi) e Isamu Noguchi ha superato tutti con il top price di 4.400.000 $ (diritti inclusi) per il tavolo-scultura «The Goodyear Table».
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Designer con scambi in ascesa in asta e prezzi ancora contenuti
Collezionisti e musei da tutto il mondo a caccia di oggetti sempre più rari
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