Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
27 marzo 2015
Giorgio Santilli

 

È arrivato a sorpresa al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Porta Pia, e ci è rimasto due ore per una riunione in cui ha dato le prime indicazioni alla struttura di vertice del ministero. «Bisogna correre e lavorare», così il premier Matteo Renzi ha motivato i presenti, mentre ai giornalisti, al momento dell’ingresso a Porta Pia, aveva detto che «non vogliamo perdere un minuto, non per inventarci cose nuove, ma per terminare le opere incompiute da completare e per fare tante cose». 

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Tanto più che Renzi, nelle due ore di ieri, ha mostrato attenzione soprattutto alle questioni urbane, forte della sua esperienza di sindaco. Per esempio, ha ascoltato con interesse gli interventi di realizzazione delle metropolitane su cui ha mostrato anche una conoscenza non generica, ma dettagliata. Per altro, oggi quelle opere sono in prevalenza interventi “pesanti” e stanno nel piano della legge obiettivo,mentre si è ipotizzato un ritorno ai programmi della legge 211/1992 che favorivano maggiore articolazione tra le città e tra interventi “pesanti” e “leggeri” (come i tram).

 

 

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