Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
23-28 marzo 2015
Massimo Frontera
Gli edifici nuovi – o le ristrutturazioni oltre una certa soglia – i cui permessi di costruire saranno presentati agli sportelli comunali dopo il primo luglio prossimo segneranno uno spartiacque rispetto alla produzione edilizia attuale: cablati ma soprattutto efficienti dal punto di vista della prestazione energetica.
La principale novità si deve a una norma tecnica – sui cosiddetti requisiti minimi sull’efficienza energetica – che sta per essere varata dalla conferenza unificata, per poi proseguire il percorso fino alla pubblicazione in «Gazzetta». Il nuovo sistema di calcolo progettuale renderà gli edifici più efficienti sotto il profilo dei consumi. La data di applicazione parte appunto dal primo luglio 2015.
(...) L’obbligo normativo – su tutti i nuovi edifici e sulle ristrutturazioni (oltre una certa dimensione) – sposterà gradualmente l’offerta su un prodotto edilizio avanzato, per un mercato più maturo ed esigente.
Il percorso verso il futuro è tracciato, almeno sulla carta. La traduzione in realtà delle norme è tutta un’altra faccenda. E qualche dubbio c’è.
«Il punto più debole credo sia l’efficacia di questi provvedimenti nella concretezza», dice l’architettoMario Cucinella, progettista da sempre attento alle performance energetiche. E fa l’esempio di Casaclima a Bolzano: «Casaclima funziona perché c’è un controllo sulla fase di progettazione e di cantiere».
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