Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi
23-28 marzo 2015
Giuseppe Latour

 

Era atteso come una svolta per dare un po’ di ossigeno ai professionisti. Si sta rivelando un bluff. L’allargamento dei fondi europei alle partite Iva, annunciato con squilli di trombe circa un anno fa, non ha ancora prodotto risultati. Anzi, a scorrere gli elenchi dei bandi gestiti direttamente da Bruxelles, non si trovano chiamate tagliate su misura per architetti, ingegneri, geometri. A certificarlo è Apre, lo sportello che gestisce, per conto del ministero dell’Istruzione, l’assistenza per l’accesso ai fondi Horizon 2020, l’ottavo programma quadro per la ricerca: «In Horizon, ma anche in Cosme – spiegano – continuano a mancare eventuali opportunità/topic specifici indirizzati ai liberi professionisti, almeno nei work programme attualmente in vigore». Guardando alle chiamate aperte nel 2015, si capisce abbastanza chiaramente qual è la questione. Si parla di accesso al capitale di rischio, di cambiamenti climatici, di Euratom, di sicurezza alimentare, di cambiamenti demografici, nanotecnologie, infrastrutture di ricerca. Ma niente che richiami alle professioni. Le partite Iva, insomma, per adesso restano mestamente a bocca asciutta, che si parli di Cosme (il programma dedicato alle Pmi) o di Horizon 2020. Anche se non tutto è perduto. Qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi, con la pubblicazione delle nuove chiamate. 

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