Il Sole 24Ore
6 febbraio 2015
Cristiano Dell’Oste e Saverio Fossati
Superficie ricostruita a tavolino per le abitazioni senza planimetria. Possibilità per i proprietari di trasmettere i dati degli immobili alle Entrate. Intese da definire con i professionisti per le stime dirette e, se necessario, per il rilievo delle caratteristiche delle unità ordinarie. Valori patrimoniali e rendite ridotte del 30% per le unità ordinarie – per neutralizzare l’alea delle stime – e del 20% per quelle a destinazione speciale. Specifiche riduzioni dei valori fiscali proporzionate alla consistenza per gli immobili storico-artistici. Possibilità di adeguamento degli estimi già dopo cinque anni – in attesa della revisione generale decennale – partendo dai valori Omi.
Mentre la riforma del catasto si avvicina al primo passaggio in Consiglio dei ministri – per il momento ipotizzato al 20 febbraio – Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare alcuni dei contenuti dello schema di decreto delegato sui criteri estimativi. Viene confermato l’impianto generale che i dirigenti delle Entrate hanno presentato nei giorni scorsi alla proprietà edilizia, alle categorie produttive e ai professionisti. Ma vengono anche svelati alcuni dettagli in più.
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