Corriere della Sera - Milano
4 febbraio 2015
Giampiero Rossi
Non sarà abbattuto. Ma, in vista di Expo, verrà coperto da enormi cartelloni pubblicitari. Poi, promette la proprietà, verrà trasformato in un edifico degno della zona in cui sorge. È questo il futuro - prossimo e remoto - del cosiddetto «ecomostro» di Porta Garibaldi, lo scheletro di 60 metri di altezza costruito (e abbandonato) tra via Confalonieri e via De Castilla, eredità del crollo dell’impero Ligresti. Si delineano, così, i primi passi del percorso che punta a mettere ordine architettonico in una zona di Milano che ha vissuto la più forte trasformazione urbanistica. (…)
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