Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
27 gennaio 2015
Giuseppe Latour
Riformare la riforma del 2012. Il rinnovo dei vertici dell'ente di previdenza di architetti e ingegneri, con l'appuntamento elettorale di marzo prossimo, è l'occasione per correggere alcuni punti del sistema andato in vigore due anni fa. Ad ammetterlo, nel corso di un dibattito organizzato dagli ordini degli architetti e degli ingegneri di Roma, è stata proprio Paola Muratorio, presidente uscente di Inarcassa, che ha già ufficializzato, dopo tre mandati, la fine del suo impegno alla guida dell'ente.
«La riforma è certamente perfettibile», ha spiegato Muratorio. I punti sui quali si potrebbe agire sono soprattutto due. Il primo riguarda l'equità intergenerazionale: «Per favorire i giovani è certamente possibile rivedere ulteriormente la retrocessione del contributo integrativo». Attualmente, una parte del 4% posto in fattura viene destinato al montante individuale. Si potrebbero aumentare le quote a favore dei più giovani. Allo stesso tempo, è possibile ritoccare le regole per determinare il tasso di ricapitalizzazione dei montanti contributivi: al momento sono determinati con un sistema, per alcuni, troppo discrezionale. «C'è tutto il tempo – ha detto ancora Muratorio - per trovare la migliore modalità tecnica per calcolare questo tasso a regime».
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