Corriere della Sera
19 gennaio 2015
Stefano Bucci
Come sarà (o meglio com’è) la nuova architettura? La risposta corre (o meglio sta già correndo) sul web, su quella stessa Rete dove in contemporanea stanno tramontando i sogni del progettista-eroe e delle archistar. Ne è certissimo Carlo Ratti, che insieme a Matthew Claudel ha raccolto queste sue certezze in un saggio pubblicato da Einaudi (Architettura. Open Source) che, tanto per chiarire meglio le idee dell’autore si è dotato di un sottotitolo ancora più definito nell’indicare la direzione: «Verso una progettazione aperta».
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Il sogno raccontato da Ratti in questo libro è dunque essenzialmente un sogno di collaborazione e di democrazia creativa, in cui prima di tutto l’autore unico viene sostituito da una pluralità di autori: nato nella primavera 2011 nell’ambito di una riflessione più ampia dedicata alla «progettazione open source» avviata dalla rivista «Domus» il libro ha prodotto come effetti collaterali un articolo sulla rivista, ma anche una pagina su Wikipedia ancora aperta su cui si ritrova, in continuo aggiornamento, una sorta di manifesto per l’architettura del XXI secolo, un’architettura ancora una volta in perenne trasformazione.
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Il libro Architettura Open Source di Carlo Ratti Einaudi (pp. 144, e 11), sarà presentato domani alle 18 a Milano alla Libreria Open dall’autore e da Beppe Severgnini