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3 luglio 2013

 

 

Mettere insieme risorse, organizzazione e competenze per offrire al Paese proposte concrete per lo sviluppo.

È la sfida che si pone il PAT - l’organizzazione dell’area tecnica che raggruppa ingegneri, geologi, periti industriali, geometri, periti agrari, chimici, tecnologi alimentari, dottori agronomi e forestali - istituendo la “Rete delle professioni tecniche” che, oltre alle categorie storiche aderenti il PAT, coinvolge anche gli architetti.

Un organismo questo che eredita il lavoro svolto dal PAT e che vuole essere un interlocutore privilegiato e strategico per unire intenti e obiettivi perché se è vero che insieme si fa la differenza far convergere l’impegno e la determinazione di ogni professione verso una meta comune può certamente aiutare a perseguire i risultati.

La recente riforma delle professioni ha rappresentato, ad esempio, un importante elemento di confronto tra tutte le categorie dell’area tecnica costituendo un vero e proprio punto di snodo per instaurare un approccio positivo nei confronti del Ministero della Giustizia.

Le forze in campo sono ormai posizionate e c’è la consapevolezza che dall’apporto di ogni sapere, di ogni professionalità si possa arrivare a soluzioni positive, frutto della concertazione e del confronto tra chi ha davvero a cuore il futuro del Paese Italia.

 

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